Centro di Formazione Professionale del Radon

INTERCONFRONTI: UN METODO DI VALUTAZIONE DELL’AFFIDABILITA’ DEI LABORATORI DI PROVA

Ing. Gianluca Troiano, Ingegnere Nucleare – Esperto di Radioprotezione, Esperto in Interventi di Risanamento

Una valutazione periodica e indipendente delle prestazioni tecniche di un laboratorio che offre un servizio di misurazione del radon, è indispensabile per assicurare la validità delle misurazioni e l’accuratezza delle prove in esso condotte.

La partecipazione dei laboratori di prova o di misura a prove valutative interlaboratorio, più comunemente chiamate interconfronti, ha diversi scopi tra i quali:
✅ Valutazione delle proprie prestazioni
✅ Assicurare maggior fiducia da parte dei clienti del laboratorio
✅ Validazione delle dichiarazioni di incertezza

Un confronto interlaboratorio prevede l’organizzazione, l’esecuzione e la valutazione di prove su campioni identici o simili, in base a condizioni prestabilite, identificate da protocolli operativi adeguati. Nel caso dei dispositivi ad integrazione per la misura della concentrazione media di attività di radon (come, ad esempio, i rivelatori a tracce noti come CR-39), la prova consiste nell’esporre un certo numero di campioni a differenti valori di esposizione (KBqh/m3).
La norma di riferimento alla quale gli organizzatori delle prove valutative possono fare riferimento è la “UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010 Valutazione della conformità – Requisiti generali per prove valutative interlaboratorio”.
Tale norma specifica i requisiti generali per la competenza degli organizzatori di schemi di prove valutative interlaboratorio e per lo sviluppo ed il funzionamento di detti schemi.

Schema di una prova valutativa interlaboratorio
L’organizzatore della prova comunica al laboratorio partecipante il numero di rivelatori da sottoporre a prova e fornisce indicazioni in merito alle modalità di esecuzione della prova, senza però comunicare i livelli a cui saranno esposti i campioni.
Il laboratorio prepara i campioni e li invia all’organizzatore della prova che si occuperà della loro esposizione (avvalendosi di laboratori di taratura accreditati).
Una volta esposti, i rivelatori sono ricevuti dal laboratorio che li analizza secondo le proprie metodologie e i propri metodi di prova.
Successivamente il laboratorio comunica all’organizzatore i risultati delle analisi sui rivelatori e quest’ultimo procede con la valutazione dei dati e il calcolo degli indicatori di “performance” previsti per la prova.
L’organizzatore comunica quindi l’esito della prova al laboratorio.

Schema organizzativo di un interconfronto

 

CRITERI DI VALUTAZIONE NEGLI INTERCONFRONTI
A seconda di chi organizza la prova, si possono trovare criteri di valutazione differenti. Vediamo alcuni esempi principali.

 

 ✔️ Interconfronto organizzato dallo UKHSA (UK Health Security Agency, Gran Bretagna)
Per la prova è richiesto l’invio di 60 rivelatori a tracce (CR-39) che l’organizzatore suddivide in modo casuale in 6 gruppi (ciascuno, quindi, costituito di 10 rivelatori) dei quali solo 5 saranno esposti a differenti valori di esposizione al Radon e uno sarà impiegato come riferimento per determinare l’esposizione di tutti i rivelatori durante i transiti (fondo, esposizione durante l’invio dei rivelatori, esposizione durante la loro conservazione al di fuori della camera di taratura, esposizione durante la loro restituzione).
I risultati ricevuti dai laboratori partecipanti sono valutati sulla base dell’errore percentuale di misura (EPM) per ciascun gruppo di esposizione, calcolato come segue:

All’errore percentuale di misura è assegnata una classificazione della performance da A (migliore) a F (peggiore), separatamente per ciascun punto di esposizione, secondo il seguente criterio:

Errore percentuale di misuraClassificazione della performance
Inferiore al 10%A
Tra il 10% ed il 20%B
Tra il 20% ed il 30%C
Tra il 30% ed il 40%D
Tra il 40% ed il 50%E
Maggiore del 50%F

 

✔️ Interconfronto organizzato dal BfS (Bundesamt für Strahlenschutz, Germania)
Per la prova è richiesto l’invio di 35 rivelatori a tracce (CR-39) che l’organizzatore suddivide in modo casuale in 5 gruppi (ciascuno, quindi, costituito di 7 rivelatori) dei quali solo 4 saranno esposti a differenti valori di esposizione al Radon e uno sarà impiegato come riferimento per determinare l’esposizione di tutti i rivelatori durante i transiti (fondo, esposizione durante l’invio dei rivelatori, esposizione durante la loro conservazione al di fuori della camera di taratura, esposizione durante la loro restituzione).
I risultati ricevuti dai laboratori partecipanti sono valutati sulla base dell’errore relativo percentuale di misura (ERPM) per ciascun gruppo di esposizione e della relativa deviazione standard percentuale (DSP), calcolati come segue:

Come metodo di valutazione delle performances, i dati sono infine valutati mediante un test di affidabilità (proficiency testing) con il seguente criterio di accettabilità:

Il test è considerato superato se, per i 28 rivelatori a tracce totali esposti, un numero massimo di 2 valori comunicati dal laboratorio non rientrano nell’intervallo di accettabilità definito (outliers).

 

✔️ Interconfronto organizzato dal Politecnico di Milano (Italia)
Quest’anno il Politecnico di Milano di Milano ha organizzato una prova valutativa interlaboratorio per rivelatori a tracce CR-39, con lo scopo di valutare le performance dei laboratori di prova anche in termini di effetti di “fading” ed “ageing” che possono influire sulla risposta del sistema di misurazione.
A tale scopo è stato chiesto ai laboratori partecipanti di inviare 6 set di rivelatori, ciascuno costituito da 12 rivelatori (10 da impiegare per l’esposizione e 2 da impiegare come riferimento per determinare l’esposizione degli altri rivelatori durante i transiti.
Di seguito i dettagli della prova:

  • – Quattro set esposti immediatamente, i due set restanti sono conservati dal Politecnico di Milano;
  • – Due set dei quattro esposti sono rinviati ai Laboratori di Prova al termine delle prime esposizioni (primo lotto);
  • – Gli altri due set dei quattro esposti sono conservati dal Politecnico di Milano (secondo lotto) e serviranno per valutare gli effetti di “fading”;
  • – Dopo circa quattro mesi, sono stati esposti gli ultimi due set in camera radon (terzo lotto), e serviranno per valutare gli effetti di “ageing”.

Per ciascun set, sono stati definiti i seguenti indicatori:

Questo indicatore valuta lo scostamento dal valore di riferimento rispetto ad una  definita a priori.

Questo indicatore valuta la presenza di risultati che producono un’importante differenza tra il valore medio ed il mediano.

Questo indicatore valuta la precisione dei risultati forniti dal partecipante.

I parametri impiegati nelle equazioni hanno il seguente significato:

Infine è stato attribuito al partecipante un punteggio totale 𝑇 per ogni singola esposizione (cioè ogni singolo set) dato dalla seguente equazione:

Come metodo di valutazione delle performances, è stato utilizzato il seguente criterio:

Valore di TClassificazioneIndicazione
T ≤ 3AOttimi risultati per tutti gli indicatori
3 < T ≤ 4BAlmeno un indicatore >1

Buoni risultati, nessuna azione suggerita

4 < T ≤ 5CUno o più indicatori >1

Risultati discreti, si suggerisce un doppio controllo dei dati

6 < T ≤ 6DUno o più indicatori >>1

Risultati accettabili, si suggerisce una revisione dettagliata dei dati

6 < T ≤ 7EUno o più indicatori >>1

Risultati critici, si suggerisce una revisione dell’intero processo

T > 7FRisultati non accettabili

Individua le ragioni e prendi le contromisure

 

📃 Affidabilità dei rivelatori FIDOTrack
Il Laboratorio di prova Niton partecipa costantemente ad interconfronti internazionali con i propri rivelatori FIDOTrack.

FIDOTrack – Rivelatori a tracce CR-39

I risultati sono di eccellenza e posizionano Niton nel gruppo dei laboratori migliori in Europa. Vediamo perché:

Interconfronto organizzato dallo UKHSA (certificato di partecipazione 2022)
Ai rivelatori a tracce FIDOTrack, è stata assegnata una classificazione di performance A per tutti i punti di esposizione!
Solo 3 dei 29 laboratori internazionali che hanno partecipato all’interconfronto con rivelatori a tracce, hanno ottenuto un punteggio pieno!

Interconfronto organizzato dal BfS (certificato di partecipazione 2021)
Il Laboratorio Niton, con i suoi rivelatori a tracce FIDOTrack, ha ottenuto risultati eccellenti:

  • errore relativo percentuale di misura inferiore al 10% per ciascun gruppo;
  • deviazione standard percentuale inferiore al 5% per ciascun gruppo;
  • risultati notevolmente inferiori ai limiti di accettabilità del test di affidabilità per tutti i rivelatori;
  • nessun outlier nel test di affidabilità.

 

Interconfronto organizzato dal Politecnico di Milano (certificato di partecipazione 2022)
Ancora una volta siamo orgogliosi di comunicare che, anche in occasione di questo interconfronto organizzato dal Politecnico di Milano, al Laboratorio Niton con i suoi rivelatori a tracce FIDOTrack è stata assegnata una classificazione di performance A per tutti i punti di esposizione!

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